RENATA BOERO. Viaggio in Sardegna

RENATA BOERO. Viaggio in Sardegna

RENATA BOERO

Viaggio in Sardegna

Museo MURATS – Samugheo

29.10.2022/ 22.01.2023

Inaugurazione 29 ottobre ore 19.00

 

La mostra Viaggio in Sardegna, realizzata dal Comune di Samugheo, Il Museo MURATS, con il contributo della Fondazione di Sardegna e curata da Baingio Cuccu, indaga le potenzialità delle tinture naturali su tela attraverso i lavori di Renata Boero, una delle figure apicali della seconda metà del 900 italiano. L’artista genovese inizia la sua carriera da giovanissima e da subito attira l’attenzione della critica. Importati critici d’arte come Filiberto Menna, Tommaso Trini, Achille Bonito Oliva e molti altri ancora hanno seguito la sua ricerca con grande entusiasmo e curiosità, consacrando Renata Boero nel novero delle artiste più significative del secondo Novecento. Recentemente la sua ricerca ha suscitato un rinnovato interesse: la sensibilità ai materiali, al colore e alla natura sono certamente gli elementi delle sue ricerche che oggi vengono osservati con grande attenzione. All’inizio degli anni Sessanta Renata Boero si dedica allo studio dei materiali, iniziando un intenso lavoro di documentazione sulle sostanze naturali e sugli aspetti simbolici attribuiti ai colori, attraverso la lettura in particolare del De Rerum Natura di Lucrezio e del Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Nel corso degli anni l’artista concentra la propria ricerca sull’idea del superamento dell’arte come rappresentazione della realtà, costruendo un proprio modus operandi che interpreta la pittura come gesto artistico che non ritrae la natura, bensì la ricostruisce concettualmente.

I lavori esposti comprendono alcune opere storiche appartenenti alla serie dei Cromogrammi e Ctoniografie mentre altri sono stati realizzati appositamente per la mostra, esito di una visione della Sardegna nata dopo un suo viaggio/sopralluogo a Samugheo. I Cromogrammi e le Ctoniografie (realizzati in studio a partire dal 1965) sono dipinti immergendo il supporto, carta o tela, in infusi realizzati con pigmenti naturali, e quindi meticolosamente ripiegati più volte su sé stessi a formare strutture regolari. Sono così “consegnati” alle modifiche del tempo, che diventa co-autore della continua e imprevedibile trasformazione dell’opera. La stessa modalità è stata utilizzata per la realizzazione delle opere, inedite e dedicate alla nostra isola, che si potranno vedere in mostra e raccontano la visione che l’artista ha avuto del territorio, degli elementi naturali, legata ad una immagine che evoca modelli incorrotti, semplici ma complessi allo stesso tempo come solo la terra, come materia e concetto, può essere. Una ricerca che supera il tempo e con esso si forma e trasforma, accompagnata da una gestualità legata alla ripetizione, quasi ipnotica, delle trame date dalle pieghe che diventano esse stesse parte integrante delle opere assumendo significati di sacralità e simbologie nella stessa misura dei pigmenti estratti dalle erbe, radici e terre che danno vita ad epifanie mutevoli.

 

Mostra inserita nel progetto “Tessuti e natura: potenzialità degli elementi naturali nella colorazione dei tessuti”

 

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